Cosa è una Comunità Energetica
Attraverso il Decreto Legislativo “Milleproroghe”, convertito in Legge n.8 del 28 Febbraio 2020, il DM 16/09/2020 e la Delibera ARERA 318/2020, l’Italia ha reso
Pubblicato in Normativa1 dicembre 2020
Attraverso il Decreto Legislativo “Milleproroghe”, convertito in Legge n.8 del 28 Febbraio 2020, il DM 16/09/2020 e la Delibera ARERA 318/2020, l'Italia ha reso possibile la costituzione e la realizzazione di Comunità Energetiche, ovvero di configurazioni che consentono a più utenze, unite in forma di comunità energetica, di condividere l'energia elettrica prodotta da impianti ad energia rinnovabile e usufruire collettivamente di benefici sociali, ambientali ed economici. Le comunità di energia rinnovabile sono a tutti gli effetti delle entità giuridiche e possono essere costituite in qualsiasi forma (associazione, cooperativa, consorzio, partenariato, organizzazione senza scopo di lucro, società benefit), purché tali entità, agendo a proprio nome, possano esercitare diritti ed essere soggette ad obblighi. La comunità energetica è composta da azionisti o membri, che possono essere persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), amministrazioni comunali e enti territoriali o autorità locali, e la partecipazione alla comunità è sempre aperta e volontaria. Questo vuol dire che in qualunque momento diversi soggetti possono entrare a far parte di una comunità o lasciarla. In generale, si identificano due tipi di configurazione: la configurazione di “Comunità Energetica Rinnovabile” e la configurazione di “Autoconsumo Collettivo“, dove la seconda, è semplicemente una variante della Comunità Energetica Rinnovabile. In particolare, i concetti di “Comunità Energetica Rinnovabile” e di “Autoconsumo Collettivo” sono stati introdotti in primis dagli Articoli 21 e 22 della Direttiva Europea REDII (Direttiva EU 2018/2001), che dovrà essere recepita da tutti gli Stati Europei entro Giugno 2021. Sulla base delle indicazioni contenute in questa direttiva europea, ogni stato membro dell'UE, ha declinato la sua normativa energetica. Facendo specificatamente riferimento al caso italiano, con “Comunità Energetica Rinnovabile” e “Autoconsumo Collettivo” si intendono quindi due configurazioni di comunità energetica che presentano alcune differenze ma che perseguono gli stessi obiettivi. Forniamo di seguito maggiori dettagli ed esempi. La Comunità Energetica Rinnovabile La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un soggetto giuridico composto da utenze appartenenti alla stessa rete di bassa tensione, ovvero sottese alla stessa cabina di trasformazione MT/BT, che condividono l'energia elettrica prodotta da uno o più impianti FER (Fonti Energia Rinnovabile).Una Comunità Energetica potrebbe essere per esempio composta da un insieme di utenze riferite a villette ed edifici (anche comunali o di PMI) sottese alla stessa cabina MT/BT, che beneficiano collettivamente dell'energia elettrica prodotta e condivisa da diversi impianti ad energia rinnovabile. L'Autoconsumo Collettivo L'Autoconsumo Collettivo è un aggregato/gruppo di autoconsumatori che si trovano nello stesso edificio o condominio e che beneficiano collettivamente dell'energia elettrica prodotta da uno o più impianti FER. Un tipico esempio di autoconsumo collettivo è un condominio che detiene un impianto fotovoltaico condominiale che alimenta tutte le utenze (comuni e private) facenti parte dell'edificio. Le Differenze tra Comunità Energetica Rinnovabile e Autoconsumo Collettivo Le differenze tra la configurazione standard di Comunità Energetica Rinnovabile e la configurazione di Autoconsumo Collettivo sono quindi le seguenti: L'Autoconsumo Collettivo è composto solo da membri che risiedono nello stesso edificio o condominio; Gli impianti di produzione di una configurazione di Autoconsumo Collettivo si trovano sempre nell'area afferente l'edificio o il condominio di riferimento; Il limite relativo all'appartenenza di una rete di bassa tensione è da considerarsi solamente per le Comunità Energetiche Rinnovabili e non per le iniziative di Autoconsumo Collettivo; Gli incentivi per la configurazione di Autoconsumo Collettivo differiscono da quelli per la configurazione di Comunità Energetica Rinnovabile ( > Scopri di più su Incentivi per le Comunità Energetiche); Alcuni Esempi Forniamo infine alcuni esempi per rendere più facile la comprensione delle varie possibilità. Esempio 1 - Comunità Energetica tra privati Una comunità energetica potrebbe per esempio essere composta da villette di uno stesso quartiere, dove alcune dispongono di un impianto fotovoltaico ed altre no.Chi ha investito nella realizzazione dell'impianto fotovoltaico potrebbe per esempio utilizzare l'energia prodotta in primis per il proprio autoconsumo e cedere poi l'energia in eccesso al resto della comunità.Sono previsti incentivi e remunerazioni alla comunità riferiti sia a tutta l'energia che è stata prodotta sia a quella che è stata autoconsumata. A seconda di come sono stati effettuati gli investimenti per la realizzazione degli impianti fotovoltaici (o sulla base di altri criteri) si ripartiranno poi le remunerazioni del GSE tra i partecipanti alla comunità. Esempio 2 - Comunità Energetica mista Una comunità energetica potrebbe per esempio essere composta sia da varie utenze familiari che da imprese. La presenza all'interno della comunità di imprese o utenze energivore, che consumano significativamente durante il giorno (quando il fotovoltaico produce energia), può essere una condizione ottimale per la massimizzazione dell'autoconsumo e dell'incentivo. Un'interessante situazione può essere rappresentata da una impresa che decide di realizzare un impianto per il proprio autoconsumo e cedere le eccedenze alle utenze connesse alla stessa cabina secondaria. Anche in questo caso, viste le entità degli incentivi, possono esserci interessanti ritorni economici. Esempio 3 - Comunità Energetica mista con ente comunale Le iniziative di comunità energetica possono includere anche enti comunali e autorità locali. Per esempio, iniziative di comunità energetica potrebbero essere portate avanti dai Comuni per offrire benefici economici e sociali ai propri cittadini. Possono verificarsi situazioni dove i Comuni, per offrire un servizio di valore ai propri cittadini e garantire un più facile accesso ad un importante bene come l'energia elettrica, realizzino degli impianti fotovoltaici sui propri stabili per sfruttare l'elettricità per il proprio autoconsumo e donare le remunerazioni del GSE alle utenze private vicine, garantendo cosi un' implicita riduzione dei costi in bolletta ai membri della comunità. Esempio 4 - Autoconsumo Collettivo in Condominio Rappresenta la situazione più comune, in questo caso alcuni condòmini realizzano un impianto fotovoltaico sul tetto condominiale, costituiscono una comunità e condividono l'energia rinnovabile prodotta dall'impianto, beneficiandone collettivamente. Esempio 5 - Autoconsumo Collettivo in un Centro Commerciale Anche un centro commerciale può essere sede di una configurazione di autoconsumo collettivo, per esempio si potrebbe realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto del centro commerciale e costituire una comunità energetica tra tutti i negozi interni al centro commerciale. Se il proprietario dello stabile non ha una utenza all'interno del centro commerciale, potrebbe per esempio essere lui il proprietario dell'impianto fotovoltaico e noleggiarlo alla comunità. Esempio 6 - Situazioni con produttore diverso da membro della comunità Gli impianti per la produzione di energia elettrica rinnovabile possono essere sia di proprietà di membri e azionisti della comunità o dell'autoconsumatore collettivo oppure di proprietà di soggetti terzi. Possono verificarsi situazioni dove il produttore di energia non fa parte della comunità, ma abbia un rapporto commerciale con la comunità per la vendita di energia o per il noleggio dell'impianto. È però fondamentale che il soggetto terzo non svolga tale attività commerciale, come sua attività commerciale principale e prevalente. > Scopri i Servizi Solarplace per la realizzazione di progetti di Comunità Energetica Articoli suggeriti: > La Normativa Italiana sulle Comunità Energetiche (con video) > Incentivi per le Comunità Energetiche
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