Direttiva Case Green: Rivoluzione dell’efficienza energetica in Europa
L’Unione Europea ha posto l’efficienza energetica come una priorità strategica, volta a ridurre la dipendenza energetica esterna e a contrastare i cambiamenti climatici. Il settore edile, responsabile di consumi elevati e caratterizzato da edifici vetusti e poco efficienti, è al centro di questa trasformazione.
Pubblicato in Normativa10 dicembre 2024
L’Unione Europea ha posto l’efficienza energetica come una priorità strategica, volta a ridurre la dipendenza energetica esterna e a contrastare i cambiamenti climatici. Il settore edile, responsabile di consumi elevati e caratterizzato da edifici vetusti e poco efficienti, è al centro di questa trasformazione. Nuovi obiettivi per gli edifici: efficienza e sostenibilità Con la Direttiva Case Green, formalmente EPBD IV (Direttiva 2024/1275/UE), entrata in vigore il 28 maggio 2024, l’UE mira a promuovere l’efficienza energetica e a favorire la diffusione di edifici a emissioni quasi nulle. L’obiettivo principale è raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050, attraverso un patrimonio immobiliare più sostenibile, con edifici NZeb (Nearly Zero Energy Building) e a emissioni zero. Obblighi di ristrutturazione e piani nazionali Gli Stati membri sono chiamati a predisporre piani nazionali di ristrutturazione per migliorare l’efficienza degli edifici più energivori. I principali target prevedono: • Ristrutturare il 15% degli edifici non residenziali e il 26% di quelli in classe energetica più bassa entro il 2030. • Ridurre il consumo di energia del 16% entro il 2030 e del 20% entro il 2035, con interventi sul 43% degli immobili più inefficienti. In Italia, la direttiva impatterà circa 12 milioni di edifici residenziali, con particolare attenzione a quelli in classe F e G. Tuttavia, edifici storici, vincolati, seconde case usate meno di 4 mesi l’anno e strutture temporanee sono esentati dagli obblighi. Attestati di Prestazione Energetica (APE) aggiornati La direttiva introduce nuovi standard per gli APE, che includeranno: • Consumo energetico in kWh/m². • GWP (Global Warming Potential) dell’intero ciclo di vita dell’edificio. • Nuovi requisiti per edifici a energia operativa quasi zero e a emissioni zero. Gli Stati membri hanno 24 mesi per adeguare i modelli di certificazione, con la classe A riservata agli edifici a emissioni zero. Stop agli incentivi per caldaie a gas e obbligo di fonti rinnovabili Dal 2025 saranno eliminati gli incentivi fiscali per la sostituzione di impianti a gas con sistemi più efficienti. Inoltre: • Dal 2040 sarà vietata la vendita e l’installazione di caldaie a condensazione. • Dal 2026 sarà obbligatorio installare pannelli solari sui nuovi edifici non residenziali e pubblici con superficie superiore a 250 m². Smart Readiness Indicator (SRI): edifici intelligenti per il futuro La direttiva introduce lo SRI per valutare la predisposizione degli edifici alle tecnologie smart. Questo indicatore misura il livello di comfort, efficienza energetica, flessibilità e connettività, favorendo la transizione verso smart buildings. Cosa succede se gli obblighi non vengono rispettati? Attualmente, la direttiva non prevede sanzioni dirette o limitazioni alla compravendita di immobili non conformi. Tuttavia, la responsabilità di definire eventuali misure punitive spetta ai singoli Stati membri. La Direttiva Case Green rappresenta una svolta epocale per il settore edilizio europeo, ma pone anche interrogativi sui costi dell’efficientamento e sul loro impatto sui cittadini. Resta fondamentale un’adeguata pianificazione e il sostegno ai soggetti coinvolti per trasformare queste sfide in opportunità. Solarplace s.r.l. è distributore specializzato di componenti per impianti fotovoltaici e soluzioni per l'e-mobility Sei un professionista del settore? Non esitare a contattarci scrivendoci a servizioclienti@solarplace.net
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