Comunità energetiche, dall'Ue 5,7 miliardi più 2,2 miliardi a fondo perduto
Come avere diritto e a chi spettano i miliardi stanziati dall'Ue per le CER
Pubblicato in Normativa30 novembre 2023
La Commissione europea ha recentemente approvato un nuovo decreto legislativo proposto dal ministero dell'Ambiente, focalizzato sulle Comunità Energetiche (CER). Le CER sono gruppi di individui che si uniscono per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, con l'obiettivo di apportare benefici ambientali, sociali ed economici ai membri della comunità. Tale iniziativa mira a promuovere l'autoproduzione di energia, ridurre i costi per cittadini e imprese, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione entro il 2030 e conferendo valore al territorio. Alle Comunità Energetiche possono partecipare diversi soggetti tra cui cittadini, enti locali, associazioni, condomini, cooperative, enti religiosi e piccole e medie imprese (PMI). Il decreto si articola attorno a due principali misure: una tariffa incentivante sull'energia prodotta da fonti rinnovabili e condivisa e un contributo a fondo perduto. La potenza finanziabile complessiva è fissata a 5 GW, con una scadenza temporale entro il 2027, e sono destinati incentivi complessivi per 5,7 miliardi di euro. In particolare, per le comunità energetiche situate in Comuni con meno di 5mila abitanti, è previsto un contributo a fondo perduto aggiuntivo di 2,2 miliardi provenienti dal PNRR, coprendo fino al 40% dei costi ammissibili relativi agli investimenti per nuovi impianti o potenziamenti, con l'obiettivo di realizzare impianti fino a 2 GW di potenza entro il 30 giugno 2026. I benefici riguardano tutte le tecnologie green, tra cui fotovoltaico, eolico, idroelettrico, biomasse e storage. Come accedere alle agevolazioni: Individuo un’area dove realizzare l’impianto e altri utenti con cui associarsi connessi alla stessa cabina primaria. Creo la CER con uno Statuto o un atto costitutivo, che abbia come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali. Verifico facoltativamente in via preliminare con il Gestore Servizi Energetici (GSE) se il progetto può essere ammesso all’incentivo. Ottengo l’autorizzazione a installare e connettere il mio impianto alla rete, per renderlo operativo. Richiedo l’incentivo al GSE. Requisiti di accesso al contributo in conto capitale del PNRR: Le Comunità energetiche rinnovabili risultano costituite alla data di presentazione della domanda di accesso al contributo in conto capitale. Potenza massima del singolo impianto, o dell’intervento di potenziamento, non superiore a 1 MW Avvio dei lavori successivo alla data di presentazione della domanda di contributo Possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto, ove previsto Possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva, ove previsto Connessione degli impianti di produzione e dei punti di prelievo facenti parte le CER connessi alla rete di distribuzione sottesa alla medesima cabina primaria Riconoscimento del contributo entro il 31 dicembre 2025 (milestone PNRR) Entrata in esercizio entro diciotto mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026 (target PNRR) Requisiti e procedura di accesso alla tariffa incentivante: Il decreto legislativo n. 199 del 2021 stabilisce che l’incentivazione dell'energia elettrica prodotta da impianti FER e inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell'energia, può essere riconosciuta a: Comunità energetiche rinnovabili Sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili Sistemi di autoconsumo individuali di energia rinnovabile a distanza che utilizzano la rete elettrica di distribuzione Potenza massima del singolo impianto, o dell’intervento di potenziamento, non superiore a 1 MW Le Comunità energetiche rinnovabili risultano costituite alla data di presentazione della domanda di accesso agli incentivi Gli impianti di produzione e i punti di prelievo facenti parte le CER sono connessi alla rete di distribuzione tramite punti di connessione facenti parte dell'area sottesa alla medesima cabina primaria Le CER o le altre configurazioni di condivisione dell’energia assicurano: o completa, adeguata e preventiva informativa a tutti i consumatori finali sui benefici loro derivanti dall’accesso alla tariffa o una rendicontazione annuale dei benefici conseguenti all’applicazione della tariffa premio facoltativamente in via preliminare con il Gestore Servizi Energetici (GSE) se il progetto può essere ammesso all’incentivo In caso di superamento di determinate soglie di condivisione dell’energia, destinazione dei benefici economici conseguenti a membri o soci delle CER diversi dalle imprese e/o utilizzo dei medesimi per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti. Procedura di accesso: presentazione della domanda di incentivazione al GSE entro 120 giorni successivi alla data di entrata in esercizio degli impianti Cumulabilità tariffa incentivante: gli incentivi in forma di tariffa sono cumulabili con contributi in conto capitale nella misura massima del 40%, nel rispetto del principio di divieto di doppio finanziamento di cui all’art. 9 del Reg. (UE) 241/2021. La tariffa incentivante, fissa per 20 anni, è riconosciuta sull’energia elettrica condivisa. Prevede una parte fissa+parte variabile: La parte fissa varia in funzione della taglia dell'impianto e aumenta al diminuire della potenza dell'impianto la parte variabile aumenta al diminuire del prezzo di mercato (Pz) Inoltre è prevista una maggiorazione tariffaria in base alla zona geografica del sito. Spese ammissibili e massimali di investimento contributo PNRR: Spese ammissibili: realizzazione di impianti a fonti rinnovabili fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo acquisto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento connessione alla rete elettrica nazionale studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari progettazioni, indagini geologiche e geotecniche direzione lavori e sicurezza collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto Le ultime quattro voci di spese di cui sopra sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento. Limiti del costo di investimento massimo: 1.500 €/kW, per impianti fino a 20 kW 1.200 €/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW 1.100 €/kW per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
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